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Il fuoco sacro dei Gesuati: l’eredità culturale del Colombini e dei suoi seguaci
- 3 settembre 2018
- Posted by: Operatore Sito
- Category: conferenza patrimonio archivistico

In occasione del seicentocinquantesimo anniversario della morte (1367-2017) del Beato Giovanni Colombini (1304-1367) e della costituzione dell’ordine dei Gesuati una mostra documentaria e la pubblicazione di un repertorio di documenti colombiniani confermano, precisano ed approfondiscono la biografia di Giovanni Colombini e le informazioni sull’Ordine dei Gesuati. Mercante di professione, ricopre diverse cariche pubbliche nella sua città natale, Siena, quindi convertitosi, predica una spiritualità semplice e si dedica particolarmente all’assistenza degli infermi insieme alla moglie Biagia. Viene beatificato da papa Gregorio XIII. Per quanto riguarda i fondi archivistici consultati presso l’Archivio di Stato, tra i Conventi soppressi rimane la documentazione moderna del monastero femminile dei Santi Abbondio e Abbondanzio di cui il Colombini si faceva oblato e a cui destinava il proprio corpo per la sepoltura. Il fondo Manoscritti restituisce alcune notizie sulla famiglia Colombini utili anche per rintracciare le fonti dirette nei fondi del Diplomatico Archivio generale e della Gabella, quest’ultimo indagato, insieme al Diplomatico Biblioteca pubblica, per i documenti relativi alle due istituzioni che da Giovanni Colombini ebbero origine ovvero l’Ospedaletto di Uopini e il convento dei Gesuati di Siena. Importante anche la documentazione delle magistrature collegiali di Siena, in particolare il Concistoro al quale erano state rivolte le petizioni dei Gesuati e quelle del Consiglio generale che ratificava le decisioni del Concistoro stesso. Il Colombini fu oggetto di culto nella sua città natale molto presto: notizie se ne rintracciano nel fondo Enti ecclesiastici, oltre alle splendide illustrazioni dei libri dei Leoni del Concistoro realizzate tra la metà del Cinquecento e il primo Seicento per impulso di appartenenti della famiglia Colombini risieduti in quella magistratura. Il repertorio (dopo la bibliografia e l’introduzione) è organizzato in 7 sezioni utilizzate anche per organizzare i documenti in mostra che focalizzano, ciascuna, un diverso aspetto del tema: Giovanni Colombini e la sua famiglia, Il culto del beato Giovanni Colombini nella città natale e Il convento dei Gesuati di Siena sono a cura di M. A. Ceppari Ridolfi e P. Turrini; L’ospedaletto di Uopini a cura di P. Turrini; La soppressione dei Gesuati a cura di D. Mazzini; Caterina Colombini e le sue seguaci a cura di P. Nardi; infine la Documentazione conservata nell’Archivio arcivescovile di Siena sui Gesuati e sulle reliquie del beato Giovanni Colombini a cura di F. Rossi.
Il fuoco sacro dei Gesuati, l’eredità culturale del Colombini e dei suoi seguaci. Repertorio di documenti colombiniani, a cura di M. A. Ceppari Ridolfi e P. Turrini, Società Bibliografica Toscana 2018.
La mostra “Il fuoco sacro dei Gesuati: l’eredità culturale del Colombini e dei suoi seguaci.”, presso l’Archivio di Stato di Siena è stata curata da M. A. Ceppari e P. Turrini (28 febbraio-28 marzo 2018).
Le iniziative sono state realizzate dall’Istituto per la valorizzazione delle abbazie storiche della Toscana, Società bibliografica Toscana, Accademia senese degli Intronati, Associazione Idilio dell’Era, Archivio di Stato di Siena, Biblioteca comunale degli Intronati, Comune di Siena e con il patrocinio dell’Università di Siena.