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L’Italia dei Comuni: cittadini e potere
- 6 giugno 2017
- Posted by: Operatore Sito
- Category: Storia

Dopo l’anno Mille, la crescita della popolazione urbana, che durerà fino alle catastrofi demografiche del Trecento, è sostenuta da un’ altrettanto impetuosa crescita economica. Nelle città la popolazione si diversifica, i nuovi ceti di mercanti e bottegai si affermano, garzoni e lavoranti arrivano dalle campagne e queste nuove comunità desiderano amministrarsi in maniera sempre più autonoma rispetto al potere dell’impero. A “Il Tempo e la Storia”, il programma di Rai Cultura in onda lunedì 6 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Michela Ponzani ne parla con il professor Alessandro Barbero, con interventi di personaggi illustri della cultura senese, tra cui la direttrice dell’Archivio di Stato di Siena: dottoressa Maria Raffaella de Gramatica.
Il movimento comunale coinvolge tutta l’Europa, ma in Italia ha un’importanza e una diffusione enormi, più di quanto accada in altri Paesi.
Federico I Barbarossa fin dall’inizio del suo regno inizia a compiere spedizioni nella penisola per contrastare il potere dei comuni del nord Italia, arrivando persino a distruggere Milano. Per contenerne l’avanzata e difendere la loro autonomia, i comuni dell’Italia settentrionale decidono di formare un’alleanza. E sul palcoscenico degli scontri compare un nuovo protagonista: il cittadino.