Palazzo Piccolomini
print this pageIl palazzo Piccolomini, conosciuto anche come palazzo Papeschi, rappresenta uno dei più alti esempi di stile rinascimentale fiorentino a Siena, costruito sotto la supervisione degli Ufficiali sopra l’Ornato, la magistratura istituita dal governo repubblicano senese per disciplinare lo sviluppo urbanistico della città, responsabile dei lavori di trasformazione degli edifici esistenti e delle nuove costruzioni. L’edificio, di proporzioni monumentali, occupa un intero isolato posto tra Banchi di Sotto, Logge del Papa, Via del Porrione, Piazza del Campo e Via dei Rinaldini e mostra evidenti difformità stilistiche che testimoniano la sua plurisecolare evoluzione storico-architettonica. Costruito nella seconda metà del Quattrocento come dimora della famiglia Piccolomini, circa due secoli dopo vide cambiare la propria destinazione d’uso che comportò grandi lavori di ampliamento e sistemazione della costruzione originale, ospitando la sede del Collegio Tolomei deputato all’educazione dei giovani nobili cittadini e stranieri. Nel periodo lorenese il palazzo fu ceduto allo Scrittoio delle Regie Fabbriche, divenendo parte del Demanio granducale; allo scopo di adattare l’edificio alle nuove esigenze di sede di molteplici uffici pubblici, furono eseguiti imponenti lavori edilizi che trasformarono l’immobile nella veste giunta fino a noi. Nel 1858 in alcune sale poste all’ultimo piano, fu sistemata la sede dell’Archivio di Stato. Leggi tutta la storia del palazzo. |