Lo scrittoio

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Soggetto pittorico delle tavolette più antiche, spesso ricorrente fino alla prima metà del Trecento, è la rappresentazione del camarlingo all'interno dell'ufficio, intento a contare monete o a scrivere annotazioni sul proprio libro di conti. Nelle copertine successive al 1348 il motivo iconografico si arricchisce di particolari che illustrano gli arredi dell'ufficio e gli strumenti da lavoro e il camarlingo talora è accompagnato da uno scrittore. Gli altri ufficiali della magistratura, i provveditori, non compaiono mai nelle scene, ma sono rappresentati dagli scudi araldici delle loro famiglie che li rendono immediatamente identificabili e sono nominati nelle iscrizioni che accompagnano i dipinti.

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