Biccherna 37

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Biccherna 37

NOZZE GENTILIZIE

Archivio di Stato di Siena, 37

Biccherna

1473

Sulla parte superiore della tavola è rappresentato il matrimonio tra il condottiero Roberto Sanseverino e Lucrezia, figlia dell’esecutore di Gabella dell’anno 1473 Agnolo Malavolti. Le cronache dell’epoca raccontano l’opulenza della cerimonia e i doni fatti agli sposi da parte del Comune di Siena. La scena, ambientata in uno spazio aperto sullo sfondo di un paesaggio collinare popolato di alberelli, si svolge all’interno di una struttura architettonica che ricorda il castelletto signorile (forse l’abitazione dello sposo), con il cortile pavimentato in rosa e un’arcata quadrata di mattoncini a vista sormontati da un architrave sul quale si aprono tre finestrelle, all’interno di un muro di difesa merlato e munito di due porte di accesso. L’arcata è decorata sullo sfondo da una tenda drappeggiata di color verde scuro con piccole foglie e boccioli di fiori; a sinistra si intravede una porta aperta che suggerisce l’entrata di una casa. L’episodio riguarda il momento in cui la sposa, posta al centro e vestita di un elegante abito broccato, collana di pietre con pendente a forma di croce e ghirlanda in testa, riceve l’anello da parte dello sposo rappresentato a sinistra con farsetto e calze rosse. In mezzo ai due promessi è inserita la figura del giudice garante dell’ufficialità del matrimonio, vestito in farsetto blu-verde, copricapo rosso e mantellina sulle spalle. La scena è completata dalla presenza di sei ancelle e sei fanciulli che assistono alla cerimonia, rispettivamente schierati dietro la sposa e lo sposo. Il sedicesimo personaggio è forse un notaio.Sotto la scena corre una fascia orizzontale con dieci stemmi delle famiglie degli ufficiali in carica in quell’anno: Cinughi, Bardi, Borghesi, Martini, Malavolti, Buonaggiunti, Cerretani, Bichi, Ser Lazzeri, Luti. Altri due stemmi sono inseriti nella fascia inferiore della tavola insieme all’iscrizione e si riferiscono alla famiglia Arduini e a Domenico di Cristofano.QUESTA E’ L’ENTRATA E L’USCITA DI CHECHO DI CHECHO CINUGHI CHAMARLENGHO DI CABELLA PER UNO ANNO, COMINCIANDO A DI PRIMO DI GENAIO. MCCCCLXXII. E FINENDO A DI’ ULTIMO DI DICENBRE. MCCCCLXXIII. QUESTI SONO I PRIMI ASIGHUITORI: MEO DI TOTO (BARDI) GESI, NICOLO’ DI MISSERE BARTOLOMEO, DI MATIO D’ANTONIO DI NERI D’AGNOLO MALAVOLTI E DI SER ARDUINO NOTAIO E D’UGO BUONAGIONTA ISCRITORE. E DI PIERO D’ALDOBRANDO CERETANI E IACOMO DI GALGANO BICHI E DI FRANCIESCHO DI SER LAÇARO E DI TOMAXO DI MAURITIO LUTI E DI SER DOMENCO DI CHRISTOFANO N(O)TAI(O)

Autore: Sano di Pietro

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