Biccherna 40

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Biccherna 40

LA VERGINE RACCOMANDA LA CITTÁ DI SIENA A GESÚ

Archivio di Stato di Siena, 40

Gabella

1480

Sulla parte superiore della tavola è raffigurata la Madonna inginocchiata su un terreno popolato di alberelli, con lo sguardo rivolto verso il cielo dove appare Gesù, circondato da raggi dorati. Davanti alla Vergine, che tiene con la mano destra un cartiglio con scritto “HEC EST CIVITAS MEA”, si vede la città di Siena con le sue mura, i campanili e le torri, rappresentata sollevata da terra e posta su tre colonne di color bianco, nero e dorato, forse allusive ai colori del Comune. La Madonna stringe intorno alle mura una corda dorata, simbolo di concordia e protezione.

Sotto la scena c'è una fascia orizzontale doppia con undici stemmi degli ufficiali in carica in quell’anno, ricordati anche nella sottostante iscrizione: Martini, Landi, Guelfi, Tolomei, Paccinelli, Bellarmati, di Paolo di Tommaso, Monaturi, Cotoni, Azzurri e di Giovanni d’Agnolo di Mannuccio.

QUESTI SONNO E NOMI DI QUELI SPETTABILI CITTADINI STATI ALLO OFFITIO DE LI EXEGUITORI DI CABELLA GENAIO 1479 DA FINIRE COME SEGUE PER SEI MESI. E PRIMA MACTIO D’ANTOGNIO DI NERI CHAMARLENGO, MISSER IACOMO DI BENEDETO, NICOLO’ D’ANTONIO DI GUELFO, FRANCESCO GABRIELI, ANTONIO DI BAIGIO DI GUIDO, PAVOLO DI SER GIOVANI DI FRANCESCO, SER GIOVANNI DI MARIANO PACINELLI. 1480 SECODO (SIC) LULIO COME SEGUE: MISSERE SOTINO DI FATIO BELLARMATI, PAVOLO DI TOMMASO ORAFO, ANDREA DI IACOMO D’ADREUCIO, BARTOLOMEO DAL COTONO, SER GIOVANNI D’AGNIOLO DI MANUCCIO

Attribuzione: Neroccio di Bartolomeo di Benedetto de' Landi

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