Biccherna 58

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Biccherna 58

LA DEMOLIZIONE DELLA FORTEZZA SPAGNOLA

Archivio di Stato di Siena, 58

Gabella

1552

Il quadro rappresenta l’episodio di storia locale (guerra di Siena) della demolizione della fortezza costruita a Siena dagli Spagnoli intorno al 1550 per volere dell’imperatore Carlo V e del suo rappresentante in città Don Diego Hurtado de Mendoza. La fortificazione era stata voluta per fronteggiare le tensioni tra l’Impero e la Francia, nonostante i cittadini fossero contrari. Nel luglio del 1552 ebbe luogo una rivolta appoggiata dai Francesi che cacciarono da Siena le truppe spagnole e concessero ai cittadini di abbattere la fortezza. La scena mostra il momento in cui la folla esce dalla città liberata dagli Spagnoli e armata di pale e picconi apre due brecce nella muraglia, mentre nel cielo cosparso di nere nuvole cariche di pioggia si vede Gesù Bambino che si rifugia spaventato tra le braccia della Vergine Madre.

Al di sotto è presente una fascia orizzontale con nove stemmi relativi alle famiglie degli ufficiali in carica in quell’anno: Martini, Buonsignori, Corti, Borghesi, Foresi, Ottavini (o Taviani), Piccolomini, Buonsignori, della Ciaia. Altri due stemmi, dei quali quello di sinistra appartiene alla famiglia Guidotti, sono rappresentati ai lati dell’iscrizione posta sulla parte inferiore del quadro:

DEO OPTIMO MAXIMO. INTROITUS ET EXITUS INCEPTUS ANNO DOMINI MDXLVI FORESIO DE FORESIIS EXECUTORUM KAMERARIO AC SCRIBA PRO ANNIS VI DIE ULTIMO DECENBRIS CONPLETIS ANNO MDLII NICCOLAO MARTINO, LACTANTIO BONSIGNIORIO, ALEXANDRO CURTO, AGUSTINO GHEZIO DE BURGHESIIS PRIMO, ATQUE ALBERTO OTAVIANO, MARCELLO PICHOLOMINEO, SIGISMUNDO BONINSIGNIO, ANTONIO ASIARIO SECUNDO SEMESTRE OFFICII EXECUTORUM PROVISORIBUS

Attribuzione: Giorgio di Giovanni

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