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Sabato 16 febbraio Festa della Toscana: Nuovo orario delle visite!!!
- 29 gennaio 2019
- Posted by: Operatore Sito
- Category: Biccherne eventi patrimonio archivistico Piccolomini

Sabato 16 febbraio 2019
Il Granducato a Palazzo: racconti, danze, Biccherne e documenti conducono il visitatore attraverso la storia del Granducato dai Medici ai Lorena fino all’Italia Unita
visite guidate alle 11.30, 15.00 e 17.00 (è gradita la prenotazione)
In relazione al numero delle richieste pervenute si aggiunge un nuovo orario per le visite guidate: alle ore 16.00.
Un percorso dai Medici ai Lorena, tra documenti, danze e abiti storici. L’Archivio di Stato di Siena sabato 16 febbraio sarà sede dell’evento “Il Granducato a Palazzo” che, organizzato dall’associazione Scannagallo, permetterà di vivere un viaggio indietro nei secoli alla scoperta della storia di una regione che è stata un faro di civiltà e cultura per l’Europa in virtù delle sue grandi riforme e delle sue eccellenze artistiche, scientifiche e filosofiche. Questo carattere celebrativo è valso l’inserimento di questa giornata tra le iniziative sostenute dalla Regione Toscana per la Festa della Toscana (2018), andando a proporre un appuntamento ad ingresso libero e gratuito che permetterà di camminare nei secoli dal ‘500 all’800, semplicemente spostandosi all’interno di Palazzo Piccolomini in via Banchi di Sotto. Il progetto prevede, in sintesi, un viaggio al tempo del Granducato, arricchito dalla presentazione di una mostra documentaria con exempla selezionati a rappresentare il trascorrere dei secoli, mostrando l’evoluzione nel costume e nella società, rendendo il pubblico partecipe dei cambiamenti attraverso la conoscenza delle fonti documentarie ed iconografiche e l’osservazione dei differenti abiti indossati dai rievocatori.
#FestadellaToscana2018
Ingresso gratuito
Visite libere dalle 11.00 alle 17.30 – Visite guidate alle 11.30, 15.00 e 17.00
Per le visite guidate è gradita la prenotazione all’indirizzo mail: as-si.comunicazione@beniculturali.it
Figlio della guerra tra Siena e Firenze (1552–1559), al centro degli equilibri europei definiti con la pace di Cateau-Cambrésis, il Granducato ha sviluppato una società civile ed una cultura illuminata esempio per tutta l’Europa, tale da essere nel 1786 il primo Stato ad abolire la pena di morte. Queste caratteristiche civili e culturali, arricchite dalle eccellenze artistiche, scientifiche, filosofiche, che fanno del Rinascimento la cultura europea unitaria, sono rimaste costanti nelle caratteristiche unificanti pur nella naturale evoluzione segnata anche dal passaggio di governo dai Medici agli Asburgo Lorena fino all’Italia Unita. Durante questo periodo, il Granducato di Toscana riuscì a conservare la propria indipendenza e a svilupparsi fino a essere uno degli stati più prosperi e moderni in Europa. La scelta di Siena per l’organizzazione dell’evento mira ad illustrare l’autonomia nella comunanza di indirizzo e nella volontà lorenese di unificazione dello Stato. Per illustrare questi elementi culturali ed artistici che sono di esempio nel resto d’Europa, l’Associazione culturale Scannagallo (iscritta all’albo regionale ai sensi L.R. 5/2012), in collaborazione con l’Associazione Montaperti MMC, in linea con la propria attività rievocativa, ha individuato gli elementi del costume attraverso i quali ripercorrere la storia granducale nel periodo considerato. Le sale, i documenti e le Biccherne di Palazzo Piccolomini permettono un percorso dal Rinascimento all’Ottocento: sono stati individuati luoghi e momenti per ospitare e raccontare, attraverso gli abiti indossati dai rievocatori, i diversi periodi storici, compresi i Lanzichenecchi, guardia personale e scorta del Granduca. I visitatori accolti dalla guardia cittadina, percorreranno un viaggio estetico, culturale e storico attraverso gli abiti nobiliari della corte Medicea e degli Asburgo Lorena, sino ad arrivare agli abiti del periodo ottocentesco, grazie all’Associazione Bizzarria d’Amore. Il pubblico interagisce con i rievocatori per conoscere a fondo gli usi e i costumi di ogni periodo rappresentato. Ad arricchire il percorso si presentano anche i balli di corte cinquecenteschi e quelli ottocenteschi, nei periodi significativi del passaggio dal Granducato al Regno d’Italia. Il luogo individuato permette a un ampio pubblico non specialistico la fruizione dei documenti e delle Biccherne, grazie anche alla collaborazione del personale dell’Archivio di Stato.